Sono passati poco più di sei anni da quando Sony ha disabilitato la funzionalità “Installa un altro sistema operativo”, una scelta che l’azienda aveva messo in atto per contrastare la pirateria.
Il famigerato firmware 3.21 rilasciato i primi di Aprile del 2010 aveva portato su tutte le furie l’intera community per la caratteristica eliminata, convinta di avere tutto il diritto di usare qualcosa che le era stata venduta insieme al prodotto, da qui il via a tutta una serie di class-action contro il colosso nipponico.
L’accordo è stato raggiunto venerdì scorso tra Sony e gli avvocati che rappresentano milioni di proprietari della console Playstation 3, tuttavia lo stesso deve ancora essere approvato da un giudice federale prima che Sony inizi a distribuire i soldi per ogni singolo proprietario.
I giocatori che hanno usufruito in passato di Linux (vale a dire per le console con firmware inferiore al 3.21) avranno diritto a ricevere come giusto titolo di risarcimento 55 dollari.
La soluzione proposta vedrà inoltre un ulteriore risarcimento di 9 dollari qualora si riesca a dimostrare che la console sia stata acquistata sulla base del contratto che riportava affermazioni circa la funzionalità “Installa un altro sistema operativo”.