Ci sono voluti diversi anni prima di trovare una possibile soluzione, ma di certo tra Custom Firmware e dispositivi ODE non ci saremo aspettati di certo un dongle p2p.
Il dispositivo permetterà la condivisione dei backup attraverso la rete peer to peer, e il team di sviluppo per incentivare le vendite ha pensato di utilizzare il nome del marchio Cobra, molto conosciuto in campo PS3.
Al di là del fatto se si tratti di pirateria o meno abbiamo svolto diverse ricerche trovando un video dimostrativo sul funzionamento del dongle, da quel che si evince per poter giocare dovremmo comunque collegare il dispositivo al PC.
Ma andiamo per ordine, il dispositivo “emula” la cartuccia e memorizza la ISO sulla micro SD che si trova inserita all’interno della Black Fin Card, e la stessa poi deve essere inserita all’interno della PS Vita o Vita Slim.
Quando ci si collega al server della Black Fin viene avviata l’autenticazione del gioco che viene confrontato con la ISO presente nella scheda Micro SD, e per lo stesso gioco originale in esecuzione sul lettore Black Fin connesso al PC e ai server Black Fin o ai diversi server amici.
Ma perchè autenticare un gioco che si vuole riprodurre utilizzando una scheda originale collegata ad un server? Semplice, per via di una sorta di sicurezza basata sulla crittografia sicura presente sulla Playstation Vita.
Contenuti della confezione
- Lettore di schede Blackfin (7 slot).
- Blackfin game card emulator.
- Blackfin dongle USB.
- Cavo mini USB per il lettore di schede BlackFin.
Bisogna comunque tenere presente un dettaglio abbastanza importante, il team di sviluppo dovrà riuscire a vendere molti dispositivi per garantirne il corretto funzionamento, pensate se ad acquistarlo fossero in pochi, i giochi da poter utilizzare si conterebbero sulle dita delle mani.
troppo macchinoso
Molto probabilmente questa potrebbe essere una fregatura perché alcuni hanno provato a contattare il team e non sono raggiungibili.
Piuttosto la notizia interessante di oggi è il modo di d’impresa le flash card psvita